Fluxogenics: come creare il “flusso”

Quando siamo rilassati e focalizzati, possiamo esprimere al massimo le nostre potenzialità, entrando nel cosiddetto “stato di flusso”.
La fluxogenica si occupa esattamente di questo.

Il telefono trilla in continuazione, il capoufficio sbraita, i clienti pretendono attenzione, non troviamo il tempo per leggere le mail (figuriamoci per rispondere), le cose da fare – grosse o piccole che siano – si accumulano una sull’altra, la scrivania è piena di foglietti gialli con annotazioni frettolose che strillano “occupati di me”, la tecnologia che dovrebbe aiutarci spesso e volentieri si trasforma in un problema in più, e in generale viviamo nell’impressione che persone, oggenti, ambiente si siano in qualche modo coalizzati per renderci la vita difficile.

Se siamo d’accordo che una situazione del genere – di fatto, niente di più di una tipica giornata lavorativa – sia destinata inevitabilmente a produrre un livello elevato di stress, significa che anche noi siamo caduti nell’errore di attribuire a cause esterne la responsabilità per quelli che sono i nostri stati emotivi. Non ci credete?

Piaccia o meno, lo stress non ha niente a che fare con gli avvenimenti esterni, bensì con il modo con cui noi vi reagiamo. (di fatto, non ci sorprendiamo spesso a chiederci come altri riescano ad affrontare ogni situazione con calma e padronanza di sè?)

Quindi, inevitabilmente, la soluzione non è nel tentare di modificare la pressione che riceviamo dall’esterno, ma nel trovare strategie efficienti per affrontarla senza lasciarci sopraffare dall’agitazione e dal panico.

In passato, i maestri di arti marziali – un campo dove siguramente lo stress era ai massimi livelli – si sono resi conto che una mente calma e rilassata permette reazioni molto più efficaci agli attacchi esterni di quanto non possa fare una tesa e stressata, e hanno sviluppato nel corso dei secoli una serie di esercizi straordinariamente efficaci che hanno come obiettivo la creazione della cosiddetta “mizu non kokoro”, ovvero la “mente come acqua”, di cui ho già parlato in passato.

E’ chiaro che non tutti hanno la possibilità di dedicare tempo ed energia alla pratica di un’arte marziale; tuttavia, ho considerato che alcune di queste tecniche di respirazione, rilassamento, visualizzazione, direzione dell’energia ecc potevano essere adattate al pensiero occidentale e applicate con successo alle nostre giornate cariche di impegni e “stressanti”.

Ho voluto chiamare questa mia rielaborazione Fluxogenics (o Fluxogenica, se preferite la versione italiana…) ovvero qualcosa che genera quello stato di flusso – in flow – di cui ho già avuto occasione di parlare e che considero base di qualunque performance di alto livello.

Una parte dei temi affrontati riguardano il Rilassamento Dinamica, tecniche di focalizzazione e concentrazione, l’allineamento reattivo, il Reindirizzamento Emozionale, la Respirazione rigenerativa, il ricollegamento energetico, l’entrata nel “flusso”.

Tutto questo – e molto di più – farà parte di un workshop di due giorni, di cui conto di annunciare al più presto data e condizioni di partecipazione.

Vi farò sapere.

Bruno Medicina

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