HR e Total Quality Management

Allo scopo di preparare alcune conferenze, ho ripreso in mano i testi di Deming, il profeta della qualità, l’uomo che ha creato il miracolo giapponese. E devo ammettere che…

Edward Deming è sicuramente uno dei grandi personaggi del ‘900; anche se qui da noi la sua figura è poco conosciuta, la sua influenza è stata grandissima.

Deriso dagli americani, trovò nelle rovine del Giappone post bellico qualcuno disposto ad ascoltarlo, determinando lo straordinario sviluppo commerciale di quella nazione dove ancora oggi – a quindici anni dalla scomparsa – è venerato come un eroe nazionale.

Quando a partire dagli anni ‘70 gli Stati Uniti cominciarono ad essere invasi dai prodotti giapponesi di basso prezzo ed alta qualità, venne supplicato di tornare a occuparsi dell’industria americana.

Cosa che fece, ma ormai il divario era tropo grande.

Ci sarebbe da scrivere per ore sulla figura e sulle opere di Deming. Mi limito a riportare i suoi celebri “14 punti”, che non hanno perso nulla del loro potenziale rivoluzionario: non c’è da stupirsi che i manager americani non lo abbiano ascoltato.

C’è qualcuno qui, oggi, nonostante i successi evidenti, disposto DAVVERO ad applicare questi principi?

Diamoci un’occhiata:

Create costanza rispetto allo scopo di migliorare il prodotto e il servizio, con l’obiettivo di diventare competitivi e di restare nel business nonché di creare posti di lavoro.
Adottate la nuova filosofia. Ci troviamo in una nuova era economica. I manager occidentali devono affrontare la sfida, assumersi le loro responsabilità e guidare il cambiamento.

Interrompete la dipendenza dagli esami per raggiungere la qualità. Eliminate la necessità di esami a livello di massa innanzi tutto
attraverso la costruzione della qualità all’interno del prodotto.

Cessate la pratica di assegnare i compiti sulla base di etichette di prezzo. Piuttosto, minimizzate i costi totali. Rivolgetevi ad un singolo fornitore per ognuno degli articoli, instaurando un rapporto a lungo termine di lealtà e fiducia.

Migliorate continuamente il sistema di produzione ed il servizio, al fine di incrementare la qualità e la produttività e di ridurre costantemente i costi.

Introducete l’addestramento al lavoro.

Istituite la leadership. Il compito della supervisione dovrebbe essere quello di aiutare le persone, le macchine e gli accessori a funzionare meglio. La supervisione del management ha bisogno di controllo così come la supervisione degli addetti alla produzione.

Eliminate la paura, in modo che ognuno possa lavorare efficacemente per la società.

Rompete le barriere tra i vari reparti. Le persone addette alla ricerca, alla progettazione, alle vendite e alla produzione devono lavorare come una squadra, affinché si possano prevedere i problemi di produzione a partire da una conoscenza diretta del prodotto e del servizio.

Eliminate gli slogan, le esortazioni e gli obiettivi che richiedono alla forza lavoro zero difetti e nuovi livelli di produttività. Tali
esortazioni creano soltanto rapporti conflittuali, dal momento che l’insieme delle cause della bassa qualità e della bassa produttività appartengono al sistema e non dipendono perciò dalla forza lavoro.

Eliminate il management per numeri, gli obiettivi in termini numerici.

a) Rimuovete le barriere che privano il lavoratore assiduo del suo diritto di esser fiero di appartenere alla forza lavoro.
b) Rimuovete le barriere che privano le persone addette al management e alla progettazione del loro diritto di esser fieri di appartenere alla forza lavoro. Ciò comporta, tra le varie cose, l’abolizione della valutazione annuale dei meriti e del
management per obiettivi.
Istituite un vigoroso programma di educazione e di auto-miglioramento.

Mettete a lavorare tutti i componenti della società in modo da realizzare la trasformazione. La trasformazione è compito di tutti.

Non c’è davvero lo spazio per approfondire; chi lo volesse fare, troverà abbondanza di materiale in rete, anche se quello di qualità è quasi tutto in inglese.

Tornerò comunque su questo tema: la qualità dovrebbe essere l’obiettivo di tutti, ma soprattutto di chi si occupa di risorse umane.

Forse, attraverso prodotti di qualità, si può davvero arrivare a una vita di qualità.

Un saluto

Bruno

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